RESILIENZA

Giù nel profondo sud è nata la cultura mafiosa. A sud del sud del regno dei piemontesi si è sviluppata indisturbata una forma tumorale della società.

Cosa fare quindi? Terminare il malato? Far finta di niente ed andare avanti finché si può? Oppure si può reagire positivamente affinchè si permetta all’organismo di sviluppare le difese in maniera autonoma?

Per contenere o, meglio ancora, espellere le mafie dal nostro sistema servono uomini dello stato che, come un’equipe medica completa e competente, agiscano tempestivamente ed efficacemente, ma serve anche una popolazione motivata.

Le nuove generazioni stanno dimostrando che si può resistere al contagio delle mafie. Si può reagire in maniera pacifica anche senza l’appoggio di una società opulenta in grado di supportare le esigenze primarie.

Gli anticorpi li troviamo tra quegli italiani che sono entrati in contatto con il morbo ed hanno reagito sviluppando una propria resilienza.